Associazione Nazionale della Meeting Industry italiana
LA FOTOGRAFIA DELLE AGENZIE CHE ORGANIZZANO CONGRESSI IN ITALIA
18 dicembre 2023

Aziende a prevalenza femminile, pronte a investire nelle risorse umane e ottimiste sull’andamento del business. È questa la fotografia delle imprese che organizzano congressi in Italia (Professional Congress Organizer-PCO) che emerge da Monitor PCO 2023-Performance economiche e modelli organizzativi di un settore che crea valore, ricerca realizzata dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – ASERI e promossa da Federcongressi&eventi (associazione italiana della Meeting Industry) grazie al gruppo di lavoro composto dai soci Sandro Cuccu, Giulio Ferratini e Nicola Testai, Vicepresidente Federcongressi&eventi. La survey condotta coinvolgendo 270 imprese con codice Ateco 82.30 rileva che le realtà italiane che organizzano congressi sono a prevalenza femminile: nel 41,3% dei casi, infatti, gli amministratori e manager sono esclusivamente donne. Si tratta di imprese capaci di fidelizzare i propri dipendenti. A differenza di altri comparti, infatti, i Professional Congress Organizer garantiscono al mercato il valore aggiunto della continuità: nella metà delle aziende il personale ha una permanenza media di almeno 10 anni. Il capitale umano è anche al centro delle politiche di investimento delle imprese. Infatti quasi il 90% coinvolge il proprio staff in attività di formazione. È un settore che punta sulle persone, quindi, e anche sull’innovazione. Per fornire soluzioni up to date oltre l’86% delle aziende è coinvolto nel percorso di digitalizzazione con implementazioni di dotazioni tecnologiche a favore dei processi organizzativi aziendali. Per quanto riguarda l’ambito di attività, oltre la metà, il 52,4%, ha un orizzonte nazionale ma una percentuale rilevante, oltre il 38,8%, anche internazionale. L’analisi attesta il trend positivo dell’industria congressuale italiana: le imprese, infatti, prevedono da qui al 2025 un aumento sia del fatturato sia dell’occupazione.

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